Dopo gli aggiornamenti legislativi forniti da altri italiani in polinesia, trovate le info precedenti (gli aggiornamenti più recenti compaiono qui in alto):
Aggiornamento del 29 Aprile 2019:
"riguardo i trasferimenti dall'Italia di soldi non è più possibile farlo attraverso la Posta ma solo attraverso la banca."
Aggiornamento del 29 aprile 2019:
"per rinnovare la patente di guida, la visita medica con analisi varie è richiesta solo per patenti di guida superiori e quindi per rinnovare la B e la A non sono necessarie."
Aggiornamento del 18 luglio 2013:
"Per alcuni documenti ci hanno richiesto lo stato di famiglia, il certificato di matrimonio e il certificato di nascita. In originale ci hanno chiesto solo il certificato di nascita."
Aggiornamento del 17 settembre 2013:
Cambiamenti riguardo la Patente di guida:
Una patente di guida italiana è valida per un anno dall’inizio della residenza qui in P.Francese.
Se non si fa la conversione entro l’anno da patente italiana a patente polinesiana, si rischia una multa in caso di guida senza patente convertita, ma si può sempre fare la conversione anche passato l’anno.
Per convertirla NON SERVE PIU’ PASSARE ATTRAVERSO IL CONSOLATO ITALIANO (prima serviva per fare la traduzione, ora, essendo europea, non serve più): è sufficiente andare alla motorizzazione civile di qui, dove, pagando un bollo di 7500 franchi polinesiani oltreché aver fatto una visita medica dal medico pubblico autorizzato dalla motorizzazione e alle foto, verrà trattenuta la patente italiana e vi verrà rilasciata quella polinesiana.
Se si decide di non rimanere più in Polinesia bisogna ricordarsi di tornare a fare il cambio di patenti.
La patente polinesiana è valida anche in Italia.
Aggiornamento del 2 maggio 2013:
Altre notizie burocratiche importanti dateci ai corsi gratuiti indetti dalla Camera di Commercio per chi vuole aprire una propria attività in Polinesia Francese:
- si puo’ aprire una TPE = piccola impresa che significa che ha una cifra di affari annuale che non supera i 2milioni di franchi all’anno. Cio’ comporta che, come obbligo, dovrete tenere “solamente in casa” la vostra contabilità (vi consiglio di farlo con il programma che vi viene venduto dalla camera di commercio di cui ho parlato in precedenza: è semplice imparare ad usarlo e ve lo insegnano loro gratuitamente) e fare attenzione che non superi la cifra… facendo così non sarete obbligati ne a dichiarare ne ha pagare nessuna tassa… sarete esenti anche dall’applicare l’IVA (che qui si chiama TVA) nelle vostre fatture, e questo per la durata di 3 anni. Dopodiché se continuate a non superare la cifra dei 2milioni potrete pagare un fisso all’anno valido per tutte le tasse che si aggira sui 25mila franchi per il resto degli esercizi fiscali futuri. (Ricordate che dovete avere in possesso sempre la contabilità almeno degli ultimi 10 anni della vostra impresa operante in Polinesia Francese.)
Se invece superate la soglia prevista, allora bisogna avvisare la camera del commercio e chiedere come cambiare il proprio regime di contribuzione.
- potete inoltre aprire una impresa con “multi-attività” contemplate in essa.
Alla Camera di Commercio ci hanno detto che possiamo farlo personalmente e senza quindi passare attraverso un notaio: compilando degli appositi formulari e pagando una tassa di 5mila franchi.
Per ogni tipo di lavoro ci sono delle leggi precise che lo tutelano e pertanto a seconda di quello che deciderete di fare bisognerà avere determinati requisiti che vi verranno elencati dagli uffici preposti: tutte queste notizie ve le da la camera di commercio. Alcuni tipi di attività sono molto controllate e quindi con una burocrazia che può comportare a dover aspettare anche due anni per poter avere i permessi per operare, ma ci sono altre attività che possono essere di rapida apertura (dicono di circa un mese di attesa).
Aggiornamento del 28 febbraio 2013:
Se decidete di fermarvi in pianta stabile e quindi per 12 mesi all’anno allora dovrete (secondo la Legge italiana n.470 del 27 0ttobre 1988) comunicare al Consolato Italiano la vostra decisione, compilando e firmando il Modulo di domanda di iscrizione AIRE che trovate anche su internet alla pagina del Consolato generale d’Italia a Parigi sulla rubrica modulistica:
http://www.consparigi.esteri.it/Consolato_Parigi
Vi consiglio di leggere attentamente anche la pagina seguente: www.emigrati.it
Facendo così continuerete ad essere cittadini italiani ma avrete la residenza all’estero. Ci sono delle conseguenze sugli obblighi e sui diritti e quindi bisogna valutare molto bene.
A chi cerca numeri di telefono della Polinesia Francese, potete consultare l’elenco telefonico delle poste e telecomunicazioni polinesiane OPT al seguente indirizzo http://www.annuaireopt.pf/
Se comprate un veicolo il passaggio di proprietà si effettua all’ufficio postale. Sempre all’ufficio postale, che qui si chiama OPT, si paga l’eventuale connessione internet e telefono di casa. Non ci sono canoni da pagare per la televisione.
Quando non vi basterà prelevare con la vostra carta di credito, penso che sappiate che potete farvi arrivare soldi attraverso un vaglia postale inviato a vostro nome da chi per voi. Se invece avete bisogno di cifre di denaro importanti avete due possibilità: tramite banca aprendo un conto (alla banca si possono chiedere anche prestiti), che però ha bisogno di una lista abbastanza lunga di documenti oltre che ha un costo di gestione che si avvicina ai costi delle banche italiane; oppure tramite posta, con la quale non potete richiedere dei prestiti, ma vi costa solo 20 euro circa (2500 franchi per l’esattezza), per l’apertura del conto, una copia dei passaporti e del certificato di residenza ed un mese di attesa prima dell’ok per inizio operazioni. Poi ovviamente avrete bisogno di chi vi effettui un bonifico nel vostro conto corrente.
Aggiornamento del 28 gennaio 2013, grazie alle info di Tamata vedi:
occhio alla patente di guida, dopo un anno che si è residenti bisogna passare a quella polinesiana
Aggiornamento del 24 gennaio 2013:
Aggiornamento del 2012:
ATTENZIONE!! abbiamo aggiornato l'articolo in base a nuove informazioni ricevute dall'AMBASCIATA.
In sostanza, gli italiani, appartenti alla CE, possono soggiornare in Polinesia Francese tutto il tempo che desiderano... non ci sono limiti... e godere del suolo polinesiano (e del mare) senza problemi burocratici. HURRAA!!
Il rovescio della medaglia però consiste nel fatto che se un'italiano non ha ad esempio un'assicurazione sulla salute e quindi desideri usufruire dei servizi riservati ai cittadini polinesiani, come l'assistenza sanitaria, il medico, la scuola, ecc.; in questo caso deve assolutamente inoltrare la domanda per ottenere il permesso di soggiorno, secondo le modalità riportate nel resto di questa pagina.
"Ia ora na'" a tutti quelli che gia' ci seguono e aspettavano questo articolo e..." maeva" a tutti i nuovi! Vi avevamo promesso la possibilita' di conoscere con precisione i documenti indispensabili per trasferirsi e vivere in Polinesia, cosi' facciamo solo una premessa e senza farvi aspettare oltre ve ne diamo un elenco accurato.
Iniziamo subito affermando che la Polinesia (Tahiti, Bora Bora, Moorea...) vive principalmente di turismo, vaniglia e perle per cui non disprezza lo "straniero".
Che dire peró se quest'ultimo decide di restare in 'pianta stabile'?
Quello che la legge ha stabilito nel decreto del 3 maggio 2002 é che chi faccia parte della comunità europea possa entrare in Polinesia con il semplice possesso della carta d'identitá. La permanenza per poter usufruire dei servizi comuni ai cittadini polinesiani é di 3 mesi e bisogna richiedere all'ambasciata francese di Roma un permesso di lungo soggiorno oppure indirizzare all'Alto Commissario della Polinesia Francese a Papeete un mese prima della scadenza del trimestre, la stessa domanda per ottenere il permesso di soggiorno. Se scadono i 3 mesi e non abbiamo fatto la richiesta siamo costretti ad uscire dal paese e rientrarvi per riformulare la domanda!
La nostra esperienza nel 2003 è stata diversa! Per questo siamo contenti che nel frattempo ci sia stato qualche cambiamento a favore degli Italiani. Comunque ve la raccontiamo e... a voi decidere se prendere in considerazione le nostre precauzioni 'legali'.
Ebbene, i tahitiani stanno ancora cercando di digerire i francesi nonostante "l'aiuto" ricevuto, cosí chiunque altro voglia stabilirsi nella loro terra non deve rovinarla, non deve costituire un peso per il paese e la previdenza sociale, non deve togliere lavoro alle braccia polinesiane.
Detto questo, se addirittura chi entra nel paese, apporta un'ingresso economico, muove il mercato magari aprendo un'attività e offre lavoro ai nativi tahitiani... é il benvenuto!
Stabilirsi è comunque possibile, però il governo non rilascia permessi di soggiorno a destra e a manca come accade in "altri" paesi... vuole sapere chi siete e quali opportunità o problemi potreste creare. Ad esempio dovrete fornire loro gli ultimi 3 mesi di movimenti ed estratto del vostro conto corrente bancario (italiano).
Partiamo subito elencando cosí i vari documenti da preparare in Italia prima della partenza.
ATTESTATO di NASCITA per ogni componente della famiglia. Attenzione dev'essere tradotto in francese con tanto di marche da bollo. La traduzione va fatta da un'ufficiale preposto quindi andate al Consolato Francese piú vicino a voi. Potete farlo anche se vi trovate a Papeete presso il Consolato Italiano come abbiamo fatto noi. L'unico problema é che l'attestato non ce l'eravamo portato dall'Italia così le cose si complicarono... venite via giá muniti di attestati rilasciati dal vostro comune!
Nella scannerizzazione qui sopra potete prendere nota anche dell'indirizzo del consolato italiano a Tahiti riportato nel fondo.
Nel qual caso siate sposati, stessa cosa dicasi per il CERTIFICATO di MATRIMONIO, arrivate in Polinesia essendone forniti.
esempio di certificato di matrimonio tradotto dall'ufficiale al consolato
Adesso non vi resta che scegliere una dimora (ne parleremo in un prossimo articolo) o un luogo dove qualcuno vi possa ospitare. Andate nella "mairie" (comune) di competenza e fatevi fare il CERTIFICATO o attestato di RESIDENZA simili ai due esempi qui sotto. Vi chiederanno il PASSAPORTO non solo la carta di identità. Portateli entrambi, ovviamente in corso di validità.
Arriviamo al punto del PERMESSO di SOGGIORNO. Fra i documenti che presenterete, è gradito avere un contratto d'affitto, il quale con il certificato di residenza appena ottenuto, non avrete nessun problema a stipulare con il proprietario della casa, insieme al resto dei contratti di fornitura (luce, acqua...) Se avete preso accordi in precedenza con quest'ultimo, lo stesso certificato di residenza, nel caso non l'abbiate ancora richiesto, può essere sottoscritto al comune indicando già il vostro nuovo indirizzo.
Qui di seguito l'elenco di documenti che dovrete fornire, alcuni già menzionati sopra, insieme alla DOMANDA per ottenere il PERMESSO di SOGGIORNO:
Come menzionato sopra, la domanda va inviata all'Alto Commissario della Polinesia Francese a Papeete (HAUT COMMISSARIAT DE LA REPUBLIQUE EN POLYNESIE FRANÇAISE)
Rocordiamo quindi che il permesso di soggiorno non è piú obbligatorio per i cittadini Italiani però se volete usufruire dei servizi del governo Polinesiano è necessario esserne provvisti. Nulla toglie che prima della partenza dall'Italia richiediate l'estensione del vostro periodo di permanenza (o soggiorno) all'ambasciata francese a Roma. Potrebbe essere che l'otteniate per tempo. Comunque sia, il nostro consiglio é portatevi i documenti che vi abbiamo elencato.